Per l’occasione si esibirà Lorenzo Frizzera, musicista sperimentatore, chitarrista jazz, pop, funk, strumentista virtuoso.
Perché Silverini ama la musica. Crea, ce lo dice lui stesso, a suon di musica: non esitando pure a confessarsi musicista mancato, se non anche critico musicale. Fatto è che le sue composizioni si direbbero ideate quasi allo stesso modo in cui un musicista scrive la propria musica; del resto, multimediale è il mondo di oggi su cui Silverini rivolge il proprio sguardo. Come i suoni che entrano nella cassa armonica per uscirne, gli eventi, i ricordi letterari, i personaggi della letteratura presente e passata, italiani e stranieri, entrano nella dimensione del “quotidiano” per uscirne, filtrati lungo i circuiti della moderna informazione – non più solo quelli tradizionali della carta stampata, del “quotidiano” appunto, ma soprattutto quelli digitali, on line, di google images, dei blog, di facebook – per uscirne così imbevuti della nostra contemporaneità, per diventare ancora di più nostri, per diventare immagini del mondo attuale, immagini di noi stessi: da Machiavelli a Proust, da Kafka a Sciascia e Pasolini, fino a Grass, Szymborska e Kundera.
Tra presente e passato non può esserci, dunque, alcuna separazione: l’arte contemporanea, oggi, deve rendere attuale il passato, riconciliarsi con la storia. Così da permetterci di ritrovare nella cultura e nella memoria letteraria, sullo sfondo di una sempre più globalizzata povertà, la nostra identità, la nostra ricchezza.
Carmelo Occhipinti