L’interno della piccola chiesa presenta di per sé interessanti affreschi barocchi, tra i quali spiccano quelli eseguiti personalmente dal Baciccia, come il tondo che ritrae la Gloria di Santa Marta posto al centro della volta. Ma in occasione di questa nuova apertura pubblica, il retrostante ambiente del coro ospita oggi circa 7.000 frammenti di intonaco dipinti, datati al I secolo d. C. e provenienti da uno scavo archeologico dell’Università di Roma ‘Tor Vergata’, sito in Via Galvano della Volpe. Grazie al lavoro di ricostruzione dell’affresco originario operato delle restauratrici all’opera, l’enorme ‘puzzle’ riprende forma giorno dopo giorno: sfruttando la collaborazione di architetti, archeologi e storici dell’arte, infatti, i frammenti sono stati ricondotti a un calidarium di una villa suburbana, che in alcune piccole parti della decorazione presentava anche piccole figure a rilievo di esseri umani e animali. La tecnica di decorazione artistica rintracciata in questi frammenti evidenzia un mondo di profonde conoscenze pittoriche “di bottega” nell’Antica Roma, poiché la pittura originaria era stata eseguita senza l’impiego di alcun legante ulteriore alla calce, in modo da permettere al colore di legarsi matericamente alla muratura in maniera perenne. Oltre ai materiali di questo restauro archeologico, nel laboratorio allestito a Santa Marta è stato trasportato il Narciso del Domenichino, un affresco staccato, proveniente da Palazzo Farnese, e attualmente in restauro. Infine, all’interno dell’ambiente del coro sono in fase di restauro e indagine storico-artistica anche dei dipinti murali originari della chiesa stessa e risalenti al periodo tardocinquecentesco, che nella lunetta centrale ospitano una Madonna col bambino trecentesca.
Le visite ai restauri di Santa Marta sono gratuite, e vi si può accedere previa semplice prenotazione tramite il sito Internet dell’Istituto. Lo scopo è quello di sensibilizzare il pubblico nei confronti del settore e della realtà della conservazione del nostro patrimonio artistico.
Jessica Consalvi (Università di Roma "Tor Vergata")