Nel 1764 Bianconi tornò in Italia, precisamente a Roma, dopo aver ricevuto la carica di Ministro di Sassonia presso la Santa Sede. Durante questi anni romani egli si dedicò all'attività letteraria e fondò due riviste, le Efemeridi letterarie e l'Antologia romana, ove venivano pubblicati articoli di medicina, di scienze naturali e soprattutto di antiquaria e di Belle Arti.
Tra il 1774 e il 1776 pubblicò una serie di articoli dedicati alle scoperte archeologiche che a quel tempo avevano luogo sul Colle Esquilino, e che videro la luce grazie all'iniziativa dell'antiquario romano Ludovico Mirri.
Proprio questi articoli sono ora disponibili all'interno della rivista telematica Horti Hesperidum. Studi di storia del collezionismo e della storiografia artistica, nella sezione “Biblioteca” del relativo sito internet (www.horti-hesperidum.com). In questa sezione si trovano inoltre archiviate le lettere che Winckelmann scrisse e inviò a Bianconi tra il 1757 ed il 1758, riguardanti gli scavi di Ercolano e Pompei.
Attraverso la lettura diretta di questi scritti è possibile per noi comprendere il ruolo di massima importanza che Bianconi ebbe nel concepimento e nella diffusione dei principi neoclassici.
Lara Sambucci